La Lombardia riparte con il Restart Digitale 2020
La Lombardia ha pagato un prezzo elevatissimo al dramma del Coronavirus, in termini sociali, sanitari e anche economici. La crisi che seguirà la lenta guarigione potrebbe segnare ancor più profondamente una delle regioni più produttive d’Italia. A questo scopo la Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi ha deciso di sostenere la rinascita delle imprese del territorio stanziando oltre un milione di Euro.
Bando Restart Digitale 2020, infatti, prevede il finanziamento di 1.500.000 Euro in forma di voucher e agevolazioni alle imprese che ripartono dopo il brutale stop dei mesi scorsi. In particolare mira a fornire tecnologie, strumenti e programmi digitali per favorire anche il lavoro da casa, per i primi tempi. Incrementare la produzione, espandere e rinascere in piena sicurezza.
A chi è rivolto il bando
I beneficiari dell’iniziativa saranno tutte le piccole e medie imprese – fatto salvo per quelle elencate nei codici ATECO – presenti nel territorio ferito di Milano e Monza Brianza. Per avere accesso alle agevolazioni le aziende devono: essere in regola con l’iscrizione al Registro Imprese, avere legali rappresentanti non interdetti o impediti da circostanze particolari, non devono essere insolventi, non devono avere forniture in essere con Camera di Commercio. Devono infine essere in regola con le normative di sicurezza.
Cosa si può acquistare
I voucher dell’iniziativa Restart Digitale 2020 devono essere utilizzati per l’acquisto di notebook, pendrive, portali USB, cavi, accessori per computer o tablet. Spese per nuovi computer o tablet. Spese per configurazione di reti e strumenti digitali. Spese per acquisto servizi, domini, software, per consulenze informatiche, per accessori come videocamere, microfoni, auricolari e simili.
Le spese ammissibili dovranno rientrare nell’ambito di intervento di cui al precedente punto 2 di cui l’impresa fornirà una sintetica descrizione (inserire un richiamo al documento descrittivo del progetto) A titolo esemplificativo, non esaustivo, il riferimento è alle seguenti spese ammissibili o altre spese assimilabili:
- spese per acquisto di notebook, pendrive USB, stampanti, scanner purchè finalizzati al lavoro a distanza (es. ),
- spese per acquisto di accessori(es. docking station, cavi, adattatori, )
- spese per l’acquisto di apparati orientati alla telematizzazione delle attività: webcam, microfono, altoparlanti, sistemi integrati per la videoconferenza;
- spese per l’acquisto di tecnologie e servizi in cloud in grado di garantire forme di collaborazione a distanza (es. sharing di documenti, spazio di archiviazione in cloud, meeting virtuali )
- spese per acquisto e installazione VPN, VoiP, sistemi di Backup / ripristino dei dati Sicurezza di rete
- spese per la configurazione delle reti e degli strumenti per il lavoro a
- spese per software per servizi all’utenza (es. siti web, app, integrazioni con provider servizi di pagamento ecc.)
- spese e contratti per abbonamento a servizi in cloud per gestione business in cloud in modalità software as a service (solo a titolo esemplificativo: servizi pacchetto Office 365, suite servizi Google business, suite Adobe, Autocad, Prezi, o prodotti analoghi)
- spese per acquisto di strumentazione e servizi per la connettività (es. smartphone, modem e router Wi-Fi, switch, antenne, )
- Spese di consulenza e di formazione strettamente connesse agli investimenti
- Altre spese assimilabili