Il consenso al trattamento dei dati sui siti internet
Ogni qualvolta si visita un sito internet appare un banner dedicato ai cookie, ovvero alla raccolta di dati che verranno trattati dal proprietario della pagina web e dagli inserzionisti pubblicitari. Fornire il consenso spetta al visitatore, ma non sempre la procedura è semplice. Anzi, talvolta, mentre l'utente è intento a leggere e decidere se dare o meno il consenso, la finestra sparisce e non si ha più la possibilità di concedere o negare l'autorizzazione. Nascono così molti dubbi che ora trovano chiarimenti nelle linee guida rilasciate dal Garante Europeo della privacy.
L'utilizzo dei cookies nei siti web
La riservatezza dei dati è importante per le persone che hanno diritto alla tutela. Tali informazioni diventano essenziali anche per blogger e aziende che posso trarre beneficio e profitto raccogliendo notizie sui visitatori dei siti, proponendo loro pubblicità mirate e mettere in evidenza contenuti specifici. Per dare il consenso al trattamento dei dati chi accede al sito deve solitamente spuntare alcune caselle in relazione ai singoli utilizzi descritti. Il Garante Europeo afferma che non consentire all'utente di concedere o rifiutare il consenso viola il Regolamento. Inoltre tale articolato sarà il riferimento della nuova direttiva ePrivacy, di cui si attende un aggiornamento da tempo.
Cosa prevede il Regolamento europeo
Lo stesso Garante chiarisce gli aspetti principali per far valere il consenso al trattamento dei dati. I principi di riferimento sono la trasparenza dell'informazione, la libertà di dare o meno il consenso, la totale libertà dell'utente e l'espressione della propria volontà attraverso una dichiarazione o un'azione positiva. L'autorità preposta esprime le indicazioni in maniera esaustiva, sottolineando soprattutto che non vi devono essere pregiudizi su chi rifiuta il consenso tali da impedire l'utilizzo del sito. Inoltre le persone hanno diritto a cambiare idea e revocare il consenso in modo facile e rapido. Quindi alcune pratiche messe in atto sui siti sono scorrette e sono soggette alle sanzioni.
Le linee guida dell'Unione Europea
Il primo aspetto che viene messo in evidenza riguarda la libertà di dare o negare il consenso al trattamento dei dati. La scelta va garantita in entrambi i casi e tale decisione non deve pregiudicare la fruizione del sito internet. Non può essere tollerata l'accettazione passiva. A volte nei banner si trova il tasto con la scritta "accetta i cookie", come se fosse l'unico modo per visionare i contenuti. Tale azione è una palese violazione. Altrettanto inaccettabile è l'azione di "scroll" sul monitor dei dispositivi mobili perché non è sufficiente a registrare la volontà dell'utente circa il consenso verso i cookie. Sono moltissime le pratiche ingannevoli adottate dai diversi siti e rilevate dal Garante.
L'attenzione dell'autorità
In materia di consenso al trattamento dei dati sui siti internet, il Garante precisa che l'attenzione viene mantenuta a livello alto. Da un lato sono state diffuse precisazioni sulle linee guida appositamente inviate a sviluppatori e webmaster. Mentre dall'altro vengono intensificate le verifiche a tutela degli utenti. Ci si concentra anche sui pixel tag, ovvero quelle stringhe invisibili pensate per tracciare e raccogliere informazioni circa la navigazioni sui siti o sull'apertura delle email da parte delle persone. In questo caso non si possono fare azioni di alcun tipo e bloccare il tracciamento. Quindi il Garante punta a intervenire contro tali pratiche che violano le norme.
Conclusioni
Il singolo utente deve tenere alta l'attenzione, ma trova nell'Unione Europea un alleato che, grazie alle nuove linee guida, prevede di proteggerlo da quelle azioni passive che non gli permettono di negare il trattamento dei dati. Si tratta anche di un monito che dovranno seguire i proprietari dei siti internet e i loro sviluppatori. Non verranno più tollerate informazioni ingannevoli o procedure che non consentono la libera espressione del visitatore. Si possono registrare le abitudini di navigazione delle persone esclusivamente con un'autorizzazione ottenuta secondo le regole.