
Online Dispute Resolution, una soluzione per tutta l’Europa
Il commercio elettronico ha invaso il mercato merceologico già da diversi anni, tuttavia non sembra accennare a voler diminuire il proprio giro d’affari. In tutta Europa, infatti, il settore dell’e-commerce può vantar un fatturato che supera i 400 miliardi di euro ed aumenta di anno in anno. Se poi si considera che questi sono dati ufficiali e sono riferiti solamente al segmento B2C si capisce subito quanto sia importante questo mercato.
Con la sigla B2C si fa riferimento a quelle transazioni che vengono a crearsi solamente tra un commerciante professionista ed un cliente consumatore. Questo vuol dire che non sono conteggiate in questi valori le operazioni che si svolgono tra professionisti e quelle tra soli privati. Ovviamente un numero così elevato di operazioni comporta anche una difficoltà nella gestione di tutti i rapporti commerciali che quotidianamente nascono tra le varie parti. Un problema ancora maggiore, poi, è fornito dal fatto che molto spesso queste parti della transazione appartengono a due Paesi membri dell’Unione differenti. Questo comporta una complicanza nella comunicazione ancora maggiore. Qualora dovessero sorgere dei problemi, quindi, spesso non è così agevole trovare una soluzione.
Ovviamente in tutta Europa sono moltissimi i problemi che giornalmente devono essere risolti da consumatori e commercianti del settore e-commerce. Per questo motivo oggi è nato un portale che vuole offrire una soluzione univoca ed un aiuto a tutti questi soggetti che quotidianamente hanno a che fare con questi problemi. Si chiama Online Dispute Resolution, o ODR, ed è un progetto europeo che vuole promuovere la semplificazione dei rapporti e della gestione delle controversie per quanto riguarda il commercio elettronico nel continente. In sostanza qualsiasi interessato potrà sporgere un reclamo presso questo organismo e ricevere un’attenzione particolare per la gestione della pratica e la risoluzione del problema. Questo strumento è molto importante anche perché fornisce un’assistenza pre-giudiziale. Questo significa che i soggetti potranno provare a risolvere la controversia senza dover per forza passare attraverso ai meccanismi legali molto più rigorosi. Infatti gestire una controversia in maniera giudiziale potrebbe diventare anche molto complesso. Molto spesso, poi, se i due soggetti si trovano in Paesi differenti, potrebbero anche sorgere problemi legati alla differenza di normativa. Infatti l’Unione Europea emana dei regolamenti che devono essere poi recepiti da ogni Stato con una normativa nazionale. Molto spesso, però, questo non avviene in modo molto immediato e ci si può trovare in alcune situazioni in cui le leggi differiscano su uno stesso punto. A questo punto si deve cercare di capire, sempre studiando la normativa in merito, quale sia la legge che deve essere considerata in quello specifico caso. Risulta molto chiaro, quindi, che un processo giudiziale potrebbe essere anche molto complesso e, sopratutto, potrebbero facilmente lievitare i prezzi. Sopratutto quando il valore della merce non è così elevato, poi, non ha alcun senso procedere in questo modo.
L’ODR offre quindi una soluzione ben più semplice. La parte che voglia aprire la controversia è tenuta a darne comunicazione all’altra tramite un apposito modulo creato per questo scopo. A questo punto si hanno a disposizione 30 giorni per scegliere l’organismo al quale si voglia assoggettare il proprio caso per la risoluzione. Le parti lo scelgono d’accordo, in maniera tale da assicurare il massimo della trasparenza all’operazione. La valutazione da parte dell’organo interessato arriva solitamente entro le 3 settimane dal momento della richiesta, a questo punto possono essere richieste informazioni supplementari per cercare di fare il massimo della chiarezza sui fatti. L’ODR gestisce tutte le richieste grazie anche alla possibilità di svolgere il proprio lavoro in tutte e 23 le lingue che sono parlate all’interno dell’Unione. Questo è molto importante perché assicura ad ogni cittadino la possibilità di effettuare un reclamo. Dopo questo momento sono disponibili 90 giorni per risolvere la controversia dato che l’organismo avrà accettato formalmente il caso dopo la richiesta. In ogni caso è offerta anche la possibilità ad entrambe le parti di contattare uno degli sportelli nazionali in un qualsiasi momento del procedimento sopra descritto. Per il momento, comunque, alcuni Paesi membri non sono ancora dotati di detti sportelli, come ad esempio l’Italia, la Francia, il Lussemburgo e la Polonia.